Pronto per un articolo super completo su tutto ciò che devi sapere come si compila la scia per aprire bar e ristoranti in Italia senza avere problemi?

Perfetto, perché andremo a vedere un sacco di cose, eccole qui:

  • Che cos’è la scia e a cosa serve;
  • Come si compila;
  • Gli allegati alla scia.

Pronto per iniziare? 😉

Scia per apertura bar e ristorante: che cos’è e a cosa serve

La sigla SCIA per aprire bar e ristorante vuol dire Segnalazione Certificata di Inizio Attività ed è quel documento con cui si trasmette al SUAP telematicamente.

Questa documentazione che autocertificata l’essere in regola del locale che ci stiamo avviando ad aprire un bar o un ristorante.

Come si compila la SCIA

Ogni SCIA viene compilata in riferimento alle leggi regionali meglio se c’è il supporto di un tecnico abilitato, spesso un geometra o architetto, che potrà produrre planimetrie e certificazioni richieste. 

La SCIA si deve compilare anche per:

  • Subingressi;
  • Cambi di proprietà del locale;
  • Trasformazioni del locale e dell’attività;
  • Chiusura dell’attività.

Un esempio di SCIA

Per aiutarti nella compilazione documentale ho preso a riferimento al modello unificato di segnalazione certificata di inizio attività.

Sperando che possa essere una utile guida anche per chi vuole aprire un bar o ristorante nel proprio comune.

Scia per aprire bar e ristorante: gli allegati

In conclusione per la scia per aprire bar e ristoranti ricordati di prestare attenzione ai seguenti allegati che ti serviranno da allegare ai documenti obbligatori da tenere nel tuo locale:

  • Planimetria dei locali;
  • Documenti edilizi: agibilità dei locali o DIA/SCIA, concessione edilizia oppure planimetria e visura catastale;
  • Requisiti morali e professionali per commercio e somministrazione di alimenti e bevande;
  • Orari che seguirà il locale;
  • Ricevuta di pagamento diritti sanitari all’ASL;
  • Valutazione di impatto acustico per le attività che superano i limiti di rumore stabilito dai regolamenti per l’acustica comunale o i limiti previsti dal DPCM 14.11.1997.

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